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La progettazione concettuale

 

Progettare concettualmente una base di dati significa individuare gli oggetti (o entità) che la costituiscono e le relazioni (o operazioni o associazioni) tra un oggetto e l'altro.

Si tratta del livello più alto della progettazione di un data-base, quello più vicino all'uomo e più lontano dalla macchina (hardware). Deve quindi essere realizzata con strumenti e linguaggi comprensibili a tutti, non solo agli specialisti, e indipendenti dal sistema di data-base.

 

Lo schema E/R

 

Gli oggetti che compongono la costruzione del modello E/R sono:

 

  •  entità ;

  • attributi, che rappresentano le caratteristiche delle entità;

  • associazioni, che individuano le correlazioni logiche tra le entità.

 

Una relazione con n-colonne si indica come una relazione di grado n, il nome con il quale si identifica una colonna si chiama attributo, l'insieme dei valori che possono essere assunti da un attributo definisce il dominio di quell'attributo, e il numero delle  n-uple che compongono la tabella si chiama cardinalità della relazione.

 

 

Gli attributi possono assumere il valore di chiave primaria o di chiave esterna.

La chiave primaria rappresenta il valore che identifica in modo univoco ogni singola istanza di un’entità. Nel suo dominio i valori non si possono ripetere.

La chiave esterna indica il valore della chiave primaria di un’entità associata ad un’altra entità con relazione 1-N o N-N.

 

 

Le associazioni tra entità

 

Le associazioni rappresentano un legame tra due o più entità. Il numero di entità legate è indicato dal grado dell’associazione. Di norma viene rappresentata graficamente da un rombo contenente il nome dell’associazione. Il nome può essere un verbo in modo da fornire una direzione di lettura, oppure può essere un sostantivo in modo da non dare una direzione di lettura. Le associazioni possono essere classificate in base a quanti elementi appartenenti ad un'entità sono coinvolte nel legame stabilito con l'altra entità, questa caratteristica è chiamata molteplicità.

Il numero che troviamo può essere minimo o massimo, a seconda del valore possono essere associati due concetti importanti quali obbligatorietà e cardinalità.

Ora spiegherò la differenza tra valore minimo e massimo e perché vengono associati ai concetti precedenti, allora:

  • Il valore minimo assume uno dei due valori 0 e 1. Lo 0 indica che la partecipazione è facoltativa, mentre il valore 1 indica che la partecipazione è obbligatoria. Per questo viene associato al concetto di obbligatorietà.

  • Il valore massimo definisce la cardinalità della partecipazione. Esso assume uno dei due valori 1 e N per indicare una o molte partecipazioni.

 

Come detto prima la cardinalità può essere a uno o a molti e pertanto le associazioni tra due entità si classificano nei seguenti tipi:

  • Associazione uno a uno indicata con 1:1;

  • Associazione uno a molti indicata con 1:N;

  • Associazione molti a molti indicata con N:N.

 

ASSOCIAZIONE UNO A UNO

 

Un’associazione si dice uno a uno quando ogni istanza della prima entità si deve associare a una sola istanza della seconda entità e viceversa.

Per esempio l’associazione tra l’entità Studente e l’entità Diploma è biunivoca perché a ogni studente corrisponde un solo diploma e viceversa cioè a un diploma corrisponde un solo studente. Ora consideriamo le entità Classe e Docente e l’associazione Coordinare che collega un docente con la classe di cui è coordinatore.

Di seguito troviamo lo schema grafico:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ASSOCIAZIONE UNO A MOLTI

 

Un’associazione si dice uno a molti quando ogni istanza della prima entità si può associare a una o più istanze della seconda entità, mentre a ogni istanza della seconda entità si deve associare con una sola istanza della prima.

Per esempio nella gestione dei movimenti sul conto corrente, ogni conto può effettuare una o più operazioni, ma ogni movimento deve riferirsi a un solo conto. Quindi l’associazione tra l’entità ContoCorrente e l’entità Movimento è uno a molti.

Di seguito troviamo lo schema grafico:

ASSOCIAZIONE MOLTI A MOLTI

 

Un’associazione si dice molti a molti se a ogni istanza della prima entità si possono associare una o più istanze della seconda entità e a ogni istanza della seconda entità si possono associare una o più istanza della prima.

Per esempio consideriamo le entità Docente e Classe e l’associazione Insegnare che associa i docenti di una scuola alle classi dove insegna.

Di seguito troviamo lo schema grafico:

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