Cablaggio strutturato
Per cablaggio si intende l'insieme di componenti passivi come cavi, prese, connettori, permutatori ecc., installati e predisposti per poter interconnettere i componenti dei sistemi di elaborazione.
II continuo aumento di richiesta di comunicazione tra dispositivi presenti anche in ambiente domestico ha portato alla standardizzazione della realizzazione degli edifici di nuova costruzione con predisposizioni (canalizzazioni) specifiche che ne permettono i l cablaggio strutturato. L'elevato numero degli apparecchi e le diverse funzionalità dei sistemi richiedono la posa di grandi quantità di cavi in modo capillare in ogni parte dell'edificio e ogni diverso sistema richiede un impianto distinto (quindi un impianto per la telefonia, un impianto per la LAN, un impianto per la videosorveglianza ecc.).
La domotica, detta anche home automation dalla definizione inglese, è la disciplina che si occupa di studiare le tecnologie atte a migliorare la qualità della vita nella casa mediante l'automazione dei processi e l'utilizzo delle tecnologie informatiche.
nelle normative di cablaggio sono presenti le descrizioni:
• delle caratteristiche dei mezzi trasmissivi e dei componenti passivi;
• delle geometrie delle topologie di cablaggio (stella, anello, bus, maglia), dove vengono indicate le
distanze massime, le modalità di interconnessione, le modalità di definizione degli eventuali livelli
di gerarchia;
• delle regole di installazione, di test e di collaudo, e le modalità di come documentare il progetto
in ogni sua parte.
I primi standard di cablaggio sono nati negli Stati Uniti dalla collaborazione tra due comitati: l'EIA (associazione
delle industrie elettroniche) e la TIA (associazione delle industrie di telecomunicazioni). Il cablaggio secondo lo standard EIA/TIA-568
La prima normativa approvata per i l cablaggio strutturato è stata definita negli Stati Uniti nel 1991;
resta tutt'oggi una base di riferimento per le normative europee più moderne e definisce i requisiti
minimi richiesti per il cablaggio di un edificio o un gruppo di edifici facenti parte di uno stesso comprensorio.
Con comprensorio si intende una regione
geografica con estensione massima di
3000 m e una superficie calpestabile per gli
edifici di 1.000.000 m2 ; viene anche indicato
in 50.000 il numero massimo persone che
ne possono fruire.
Nella fase di progetto di un cablaggio strutturato è
opportuno tener presente che la validità dello stesso
deve essere almeno di dieci anni: quindi oltre
alle esigenze specifiche del momento è necessario
"prevedere" anche quelle che potrebbero sopraggiungere
negli anni futuri, per poterle poi realizzare
all'occorrenza con minimi interventi aggiuntivi.
Lo standard EIA/TIA-568 prevede che i l cablaggio venga realizzato contestualmente alla costruzione
o ristrutturazione organica di un edificio, dove sono previste opere murarie sia verticali (interventi
nelle pareti) che orizzontali (interventi nella pavimentazione).
È comunque anche applicabile nel caso di semplice rinnovamento della rete locale o di fonia dove
però sussistano le necessarie infrastrutture sulle quali "appoggiare" i nuovi cavi.
Le specifiche dello standard riguardano:
> la topologia: la topologia del cablaggio è di tipo stellare gerarchica, dove si possono individuare tre
livelli nella gerarchia:
- centro stella di comprensorio o Main CrossConnect MG =>unico per i l comprensorio;
- centro stella di edificio o Intermediate CrossConnect IC =>uno per ogni edificio;
- armadio di piano o Telecommunication Closet TC => uno per ogni piano;
gli elementi facenti parte del cablaggio:
- il Main CrossConnect MC: è il permutatore principale situato nell'edificio centrale di un comprensorio
da cui vengono distribuiti i cavi di dorsale agli altri edifici (centro stella di primo livello);
- l'Intermediate CrossConnect IC: è il locale o l'armadio di distribuzione presente in ogni edificio del
comprensorio dal quale vengono distribuiti i cavi di dorsale di edificio ai vari piani (centro stella
di secondo livello);
- i Telecommunication Closet TC: a ogni piano di ogni edificio è presente un armadio dal quale vengono
distribuiti i cavi che raggiungono l'utenza (centro stella di terzo livello): a volte vi è dedicato
un apposito locale contenente gli armadi e questo prende il nome di Telecommunication Room TR).
- l'interbuilding backbone o dorsale di comprensorio: è la dorsale di interconnessione tra l'edificio
centro stella di comprensorio e un altro edificio che mette in comunicazione l'MC con ogni IG dei
singoli edifici.
- Yintrabuilding backbone o dorsale di edificio: è la dorsale di interconnessione tra i l locale tecnologico
di edificio IG e l'armadio di piano TC.
Per le dorsali (backbone) devono essere impiegati cavi in fibra ottica (generalmente di tipo loose,
idoneo all'installazione sia in esterno che in interno) con protezione antiroditore, che devono essere
posati nelle tubazioni e canalizzazioni di distribuzione dedicate, fino all'armadio di piano TC: i
cavi devono essere tutti dotati di connettori e attestati ai rispettivi pannelli di permutazione.
Durante la posa dei cavi si deve avere la massima cura di non superare sia la tensione di tiro
che il raggio di curvatura minimo, onde evitare il degradamento delle loro caratteristiche
tecniche.
Quando si è completata la realizzazione degli impianti verticali si procede con i l di cablaggio orizzontale
(o di piano), secondo quanto previsto dalla normativa.
Il cablaggio orizzontale contiene la più grossa quantità di cavi da stendere per l'intero sistema e
deve essere progettato con particolare cura. I cavi di interconnessione sono alloggiati in canaline.
predisposte in maniera da escludere raccordi di curvatura o percorsi con curvatura tanto spinta da
rendere disagevole i l passaggio dei cavi sia in fase di installazione sia per i successivi interventi di
manutenzione e di ampliamento.
La norma inizia con i l descrivere il posto di lavoro, o Work Area
(WA) che, come possiamo vedere dalla figura, deve prevedere due
prese, rispettivamente una per i dati e una per le telecomunicazioni:
i l cavo di collegamento alla presa a muro, la Telecommunication
Outlet (TO) prende i l nome di Work Area Cable (WAG)
che mediante i l cablaggio orizzontale lo connette con l'armadio di
piano TG posto possibilmente in un apposito locale. •
La presa a muro Telecommunication Outlet è generalmente composta
da due o tre connettori, rispettivamente di tipo:
I RJ45 per cavi a quattro coppie UTP;
k Ermafrodita 802.5 per cavi a due coppie STP;
I SG per fibra ottica.
Dal connettore a muro i cavi raggiungono l'armadio di piano con collegamenti orizzontali di
lunghezza non superiore ai 90 m, indipendentemente dal mezzo impiegato: questa distanza
deve essere "coperta" con un filo senza giunture dall'armadio di piano (centro stella) alla presa
a muro (da IG a TO). La distanza tra la presa a muro e la postazione di lavoro non deve inoltre
superare i 3 m.
La rete di distribuzione orizzontale deve presentare caratteristiche uniformi di cui gli unici parametri
specifici sono i l numero e la dislocazione delle prese utente, utilizzando cavi UTP di categoria
5e per dati e fonia fino a 100 MHz.
I cavi devono essere posati nelle tubazioni e nelle canalizzazioni di distribuzione dedicate che verranno
implementate all'interno dei locali a partire dai locali tecnici (dal centro stella di piano) su
permutatori per rame e per fibra.
Con ¡1 termine permutatore (o patch panel) si intende un dispositivo che opera commutazioni,
conversioni o collegamenti in una rete di trasferimento di segnali elettrici, siano
essi dati che telecomunicazioni.
seconda del tipo di cavi, i l patch panel può assumere due forme:
• per cavi in rame può contenere uno o più blocchi di terminazione;
• per hbre ottiche può contenere una serie di connettori passanti, chiamati barrel o bussole, che
servono a permutare le fibre tra pannelli diversi oppure tra un pannello e un apparato attivo.
Il cavetto di fili di rame che viene utilizzato per realizzare le connessioni al suo interno viene chiamato
patch cord: in caso di fibre ottiche prende i l nome di bretella ottica.
I permutatori generalmente sono alloggiati all'interno dell'armadio rack (per
esempio rack 1 9"), anche insieme a elementi attivi (alimentatori, switch, modem
ecc.). •
All'interno dell'armadio i cavi vengono numerati e fascettati (oppure posti negli
appositi passacavi da rack) e legati ai montanti del rack (è necessario prestare
attenzione, in fase di raggruppamento dei cavi, a non fascettarli in modo stretto,
per non incorrere nelle problematiche di degradamento.